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RFID ovvero identificazione a radiofrequenza1. Si tratta di una tecnologia che affonda le radici nella seconda guerra mondiale quando gli Inglesi, dovendo distinguere i propri aerei da quelli nemici, svilupparono un sistema in cui un transponder, quando interrogato, restituiva un segnale predefinito. Dagli anni ‘40 ad oggi2, la tecnologia RFID si è sviluppata in diversi settori dell ́industria e dei trasporti confermandosi, soltanto di recente, come uno strumento più avanzato rispetto ai tradizionali codici a barre3. La tecnologia si compone di due elementi: il transponder o tag, costituito da un microchip che contiene i dati e da un ́antenna che permette specifiche modalità di comunicazione, e dal lettore RFID. Esistono diversi standard ISO di tag RFID4. Possiamo distinguere due tipi di rfid: attivo, se il tag (identificato da un numero univoco) è alimentato da batterie oppure passivo se si alimenta attraverso le onde radio inviate dal lettore5. Il Radio Frequency IDentification, che in campo industriale sta iniziando a mostrare i suoi vantaggi, ha trovato molteplici applicazioni poiché, quando associato ad oggetti, diventa un innovativo strumento interattivo ad alto contenuto informazionale. Bookmarks